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Yemen: USA, UE e Qatar condannano sequestro Houthi nave Emirati

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Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti esorta gli Houthi a rilasciare immediatamente la nave e il suo equipaggio

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha respinto l’attacco condotto dalla milizia Houthi e ha condannato il sequestro di una nave commerciale, la Rawabi, battente bandiera degli Emirati Arabi Uniti al largo della costa yemenita di Hodeidah.

Ha sottolineato che queste misure contraddicono la libertà di navigazione nel Mar Rosso e minacciano il commercio internazionale e la sicurezza regionale, esortando gli Houthi a rilasciare immediatamente la nave e il suo equipaggio e a porre fine alle violenze, che ostacolano il processo politico per porre fine alla guerra in Yemen.

Nello stesso contesto, e in un secondo momento, la missione dell’Unione Europea in Yemen ha affermato, che la detenzione della nave Rawabi da parte degli Houthi al largo della costa di Hodeidah è motivo di grave preoccupazione. Ciò aumenta i rischi di un’ulteriore escalation e mina gli sforzi in corso per porre fine ai combattimenti e una soluzione politica alla crisi.

La missione dell’Unione Europea ha chiesto l’immediato rilascio della nave e del suo equipaggio, con moderazione per evitare ulteriori tensioni.

In un comunicato, anche il Ministero degli Esteri del Qatar ha condannato il sequestro della nave Rawabi al largo delle coste dello Yemen, chiedendone l’immediato rilascio. Doha ha rimarcato il suo totale rifiuto di azioni che ostacolerebbero la circolazione di navi e petroliere e la libertà di navigazione.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.