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Yemen: USA, stufi dei ripetuti attacchi Houthi

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Washington ha condannato fermamente l’attacco missilistico Houthi contro un quartiere residenziale di Marib il 29 giugno, che ha ucciso civili, compreso un bambino

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha confermato di essere “stufo” dei ripetuti attacchi degli Houthi su Marib, in Yemen, considerando che stanno esacerbando la crisi umanitaria nel Paese.

Il portavoce del Dipartimento di Stato USA, Ned Price, ha condannato fermamente l’attacco missilistico Houthi a un quartiere residenziale di Marib del 29 giugno, che ha ucciso dei civili, compreso un bambino.

Ha affermato:

Quello che sappiamo è che l’attacco degli Houthi a Marib sta esacerbando la crisi umanitaria che sta affrontando il popolo yemenita. Lo Yemen sta assistendo al peggior disastro umanitario del mondo.

Price ha denunciato il continuo attacco brutale degli Houthi, mentre ci sono una proposta seria che soddisferebbe le loro richieste tanto attese e un piano con misure pratiche per facilitare il flusso di merci nello Yemen, compreso un cessate il fuoco a livello nazionale e l’inizio di colloqui politici globali. Ha aggiunto che questo è ciò che differenzia gli Houthi dalle altre persone che lavorano attivamente per la pace, sottolineando la necessità di evitare la perdita di altre vite.

Martedì 29 giugno, un missile balistico Houthi è caduto sul quartiere residenziale di Al-Rawdah nel centro di Ma’rib, uccidendo 3 civili, tra cui un bambino. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha anche annunciato mercoledì che la milizia Houthi deve accettare un cessate il fuoco globale e tenere colloqui politici per risolvere la crisi dello Yemen.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.