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Yemen: USA, nave Safer può bloccare traffico marittimo

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petroliera Safer


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Il Dipartimento di Stato statunitense ha affermato che qualsiasi fuoriuscita dalla petroliera distruggerebbe i mezzi di sussistenza degli yemeniti che dipendono dalla pesca

Gli Stati Uniti hanno lanciato l’allarme per la possibile interruzione del traffico marittimo globale e delle attività economiche nel Mar Rosso a causa della situazione della petroliera Safer al largo del porto di Ras Issa, sulla costa occidentale dello Yemen, che si affaccia sul Mar Rosso, rimasta da anni senza manutenzione.

Il Dipartimento di Stato USA ha affermato che la mancanza di manutenzione e la presenza di un vecchio sistema di trasporto possono causare perdite di greggio dalla petroliera, che, a loro volta possono portare all’interruzione del trasporto marittimo globale e di altre attività economiche nella regione del Mar Rosso.

La fuga di greggio, inoltre, distruggerebbe i mezzi di sussistenza degli yemeniti che dipendono dalla pesca.

Le Nazioni Unite hanno rinviato la visita del suo team di esperti più di una volta dopo che gli Houthi non hanno rispettato i loro impegni di consentire alla squadra di mantenere e scaricare la petroliera galleggiante per evitare un disastro ambientale, mentre il governo yemenita ha accusato le milizie di utilizzare l’imbarcazione come una carta di “ricatto politico”.

La Safer è una nave vetusta che trasporta 1,1 milioni di barili di petrolio, più di 140.000 tonnellate, ormeggiata a 6 miglia al largo della costa yemenita.

Secondo uno studio condotto dai Greenpeace Research Laboratories, un’esplosione o una fuoriuscita di combustibile può causare uno dei disastri più pericolosi della storia. La nave cisterna è rimasta senza manutenzione dal 2015 a causa del continuo rifiuto degli Houthi di concedere all’ONU l’accesso alla nave gigante.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.