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Yemen: USA, flusso armi iraniane a Houthi amplia conflitto regionale

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Il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha confermato che il regime iraniano non si è fermato per un momento dal rifornire di armi la milizia

L’Ambasciatore statunitense in Yemen, Christopher Henzel, ha confermato che l’enorme carico di armi intercettato dalla marina USA nel Mar Arabico nei giorni scorsi era in viaggio verso gli Houthi.

Il sito web dell’Ambasciata degli Stati Uniti ha pubblicato un messaggio all’Ambasciatore Henzel, in cui spiegava che un porto iraniano è stato l’ultima fermata della spedizione di armi che il suo Paese ha recentemente intercettato nel Mar Arabico e che contiene missili guidati anticarro, migliaia di fucili, centinaia di mitragliatrici, fucili di precisione e lanciarazzi.

Henzel ha fatto intendere che l’enorme carico era in viaggio per gli Houthi nello Yemen, dicendo:

Questo flusso continuo di armi agli Houthi prolungherà la sofferenza del popolo yemenita e contribuirà a un conflitto regionale più ampio.

Il 10 maggio un funzionario del Pentagono ha rivelato i dettagli della spedizione di armi confiscata nel Mar Arabico proveniente dall’Iran, sottolineando che gli Stati Uniti stanno compiendo sforzi per prevenire il contrabbando di armi agli Houthi. Il carico sequestrato nel Mar Arabico è il quarto confiscato dal 2019 e la barca fermata non portava una bandiera di stato, quindi ha sollevato sospetti.

Il Ministro dell’informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha confermato che il regime iraniano non si è fermato per un momento dal rifornire la milizia Houthi di armi da missili e droni, utilizzando reti di contrabbando specializzate.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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