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Yemen: USA, 9 nostri dipendenti ancora nelle carceri Houthi

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Lo denuncia il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti dopo il rilascio di 30 suoi addetti

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha denunciato che sono ancora 9 i dipendenti locali dell’Ambasciata a Sana’a ancora detenuti nelle carceri dei ribelli Houthi in Yemen. Lo riferisce il giornale arabo “al-Sharq al-Awsat”. La segnalazione è arrivata dopo il rilascio di trenta dipendenti dell’Ambasciata statunitense in Yemen, fermati dai ribelli nei mesi scorsi e dopo l’assalto al compound che ospita la sede diplomatica.

L’inviato statunitense in Yemen, Tim Lenderking, ha compiuto sforzi che hanno portato al rilascio di circa 30 dipendenti yemeniti, ma ha confermato che ce ne sono ancora altri detenuti finora nelle mani degli Houthi.

Lenderking ha descritto l’assalto degli Houthi all’Ambasciata degli Stati Uniti a Sana’a e la detenzione di dipendenti yemeniti come un fatto orribile e del tutto inaccettabile.

Condanno con la massima fermezza l’arresto da parte degli Houthi dei nostri dipendenti yemeniti e l’assalto degli Houthi nel complesso di Sana’a, che è stato utilizzato dalla nostra Ambasciata.

A sua volta, il Segretario di Stato USA, Anthony Blinken, venerdì 19 novembre ha affermato in una nota che gli Stati Uniti condannano la reclusione dei dipendenti yemeniti degli Houthi presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Sana’a e ne chiedono l’immediato rilascio.

La dichiarazione asseriva che decine di cittadini yemeniti e dei loro familiari sono stati arrestati e sottoposti a maltrattamenti da parte degli Houthi alleati dell’Iran, a causa del loro lavoro temporaneo per gli Stati Uniti da quando l’Ambasciata è stata chiusa nel 2015.

Gli Houthi devono rilasciare immediatamente tutti i dipendenti yemeniti degli Stati Uniti, evacuare il complesso dell’Ambasciata, restituire le proprietà confiscate e fermare le loro minacce.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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