I ribelli filo-iraniani approfittano del panico provocato dall’arrivo del coronavirus per reclutare nuove leve
Le milizie ribelli Houthi dello Yemen stanno sfruttando la pandemia del Coronavirus e la paura degli yemeniti della sua possibile diffusione nel paese, per invitare al fronte e combattere contro l’esercito governativo e la Coalizione araba.
Uno dei telepredicatori più famosi di Sana’a, opinionista in molte trasmissioni delle emittenti filo Houthi, Shafia Nasher, è intervenuto in una trasmissioni dell’emittente di Sana’a, “Al-Lahza TV” per parlare di Coronavirus.
Così come si vede dai video rilanciati su Twitter dal Ministro dell’Informazione yemenita, Moammar al-Erani, in una di queste trasmissioni Nasher spiega per quale motivo bisogna sfruttare l’occasione data dalla pandemia da Coronavirus per imbracciare il fucile ed andare al fronte a combattere contro l’esercito yemenita.
Rivolgendosi ai telespettatori, il predicatore e opinionista yemenita ha spiegato che il fronte di combattimento è un luogo sicuro dal Coronavirus, in quanto non vi è alcuna mescolanza tra i combattenti. Inoltre, la morte sul fronte di battaglia è migliore rispetto alla prospettiva di morire soffocati come un cammello. Nasher ha aggiunto, rivolgendosi agli yemeniti, ti avviciniamo le cose e ti porteremo alla morte morte, piuttosto che subire la morte come delle pecore intrappolate a casa.
3.such statement should urge international organizations, WHO &UNICEF to review their method of work in Houthis-controlled areas &implement projects directly for the beneficiaries interests not in hands of criminal militia, which proves every day that it is just a terrorist group pic.twitter.com/YUAjsYEfcA
— معمر الإرياني (@ERYANIM) March 28, 2020
Al Erani ha commentato questo video con un post su Twitter spiegando che:
Questa proposta rivela la bruttezza, la criminalità e la violenza della milizia Houthi, che usa i cittadini sul fronte con indifferenza disinteressandosi del loro destino. Sfruttano anche la pandemia globale per i propri obiettivi di stabilizzazione del loro colpo di stato volto a trasformare lo Yemen in piattaforma per colpire i paesi vicini e disturbare la sicurezza della regione e del mondo.
Il riferimento è al recente lancio di missili balistici sulle città dell’Arabia Saudita. Il ministro spera che questa proposta sia sufficiente per spingere le organizzazioni internazionali, l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Unicef a rivedere il loro metodo di lavoro nelle aree controllate dalla milizia Houthi e lavorare per attuare progetti diretti nell’interesse dei cittadini e non consegnare gli aiuti a questa milizia criminale, che dimostra ogni giorno che è solo un gruppo terroristico.
Fonte: https://ara.tv/pqpe9
Autore Redazione Arabia Felix
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