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Yemen: terminato lo scambio di prigionieri



16 sauditi sono arrivati ​​a Riad

Sono 19 i prigionieri delle forze della Coalizione, liberati dai ribelli Houthi, arrivati questo fine settimana all’aeroporto internazionale King Khalid di Riad.

Lo ha annunciato il portavoce ufficiale delle forze della Coalizione a sostegno della legittimità nello Yemen, il generale di brigata Turki Al-Maliki.

Tra i detenuti rilasciati dagli Houthi ci sono 16 sauditi e 3 sudanesi, che sono stati liberati nell’ambito del processo di scambio tra le parti. La Coalizione, infatti, ha rilasciato 250 Houthi, che sono partiti dall’aeroporto internazionale di Abha diretti a Sana’a.

Al-Maliki ha indicato che il processo di scambio di prigionieri è di grande interesse per la leadership politica e militare della Coalizione per porre fine al dossier dei detenuti.

La Coalizione ha anche apprezzato gli sforzi del Comitato internazionale della Croce Rossa e ringraziato l’inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite nello Yemen, Hans Grundberg, per aver sostenuto e reso quest’iniziativa un successo.

I prigionieri liberati sono stati ricevuti al loro arrivo all’aeroporto internazionale King Khalid dal capo di stato Maggiore Generale, Tenente generale Fayyad Al-Ruwaili.

L’azione di scambio tra il governo legittimo e gli Houthi è durata tre giorni, ed è terminata domenica, al fine di avvicendare circa 800 prigionieri da entrambe le parti, attraverso 15 voli verso 6 aeroporti all’interno dello Yemen.

Il Ministro dell’Interno yemenita, Ibrahim Ali Ahmed Haydan, ha spiegato che questa operazione, avvenuta su proposta dell’Arabia Saudita e della Coalizione, è la più grande da anni e che stanno arrivando maggiori intese riguardo al processo di pace dopo lo scambio di prigionieri.

Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa, nell’ultimo grande scambio avvenuto nell’ottobre 2020, più di 1.050 prigionieri sono stati rilasciati e riportati nelle loro regioni o paesi.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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