Uno dei capi del gruppo terrorista accusato di aver tradito il leader
È in atto uno scontro al vertice all’interno del gruppo terroristico di al-Qaeda in Yemen.
I media locali hanno rivelato che all’interno dell’organizzazione attiva nella penisola araba, AQAP, sono emerse grandi divergenze per la nomina di Khaled Batarfi alla guida del gruppo come successore di Qasim al Rimi. L’organizzazione terroristica ha rivelato nei giorni scorsi, in una nota, l’uccisione del suo leader, al Rimi, in un raid aereo statunitense condotto da un drone nello Yemen alla fine di gennaio. Di conseguenza ha nominato Batarfi come suo successore.
La dichiarazione lasciava intendere che la scelta di Batarfi non era unanime e diceva:
L’opinione del maggior numero possibile dei membri della Shura è stata presa ed è ricaduta nella scelta del nuovo leader, a causa dell’intensificazione della crociata contro il nostro gruppo, delle ricerche degli aerei nemici dei mujahidin e della nostra sconfitta su tutti i lati.
Eppure una fonte locale, il sito Al-Masdar Online, ha rivelato che ci sono differenze di opinione all’interno dell’organizzazione, che è ampiamente considerata dagli osservatori come il ramo più potente di al-Qaeda nel mondo.
La fonte ha detto che la ragione delle divergenze sta nelle accuse lanciate dall’interno ai leader dell’organizzazione nel governatorato di al Bayda e in altre aree all’indirizzo di Omar Nahdi. Quest’ultimo è accusato di lavorare a beneficio dell’intelligence USA ed avrebbe attirato al Rimi in una trappola per farlo uccidere nel raid aereo. Al Nahdi è un leader nell’organizzazione di origine dell’Hadramawt ed è vicino a Batarfi.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.