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Yemen: riabilitazione dei feriti yemeniti in Oman

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Il decimo gruppo giunge presso l’Arab Center del Sultanato

Cinquanta persone ferite provenienti da diversi governatorati yemeniti hanno ricevuto cure mediche e riabilitazione motoria presso il Centro arabo per gli arti artificiali nel Sultanato dell’Oman.

Si tratta del decimo gruppo di feriti colpiti dalla guerra con delle protesi che ha seguito un ciclo di riabilitazione presso il Centro arabo della Fondazione Sheikh Hamoud Saeed Al-Mikhlafi per un periodo durato più di un mese.

Rafah Yahya ha perso la gamba destra con una mina dei ribelli nel governatorato di Al-Jawf e, dal 2016, porta le stampelle, ma ora, dopo un mese, nell’Arab Center, sta camminando e si muove con la protesi dopo che si è allenata.

Ashraf Yahya, del governatorato di Hajjah, colpito da una mina, ha sofferto per anni sulla sedia a rotelle, che è stata la sua compagna costante con difficoltà di movimento. Dopo essere arrivato all’Arab Center e dopo un periodo di allenamento e riabilitazione motoria, deambula con le protesi per lunghe distanze.

Il centro è un progetto umanitario di beneficenza che fornisce servizi di riabilitazione motoria per amputati in collaborazione esclusiva con la società internazionale “Atobook”, fondato dallo sceicco Hamoud Saeed Al-Mikhlafi per servire gli yemeniti feriti con il supporto e le strutture del Sultanato dell’Oman.

La struttura ha completato la riabilitazione di 600 feriti, tra cui decine di donne e bambini, i quali sono stati dotati di protesi di arti e hanno ricevuto cure mediche, utilizzando i più recenti progressi scientifici in dispositivi e arti avanzati.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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