Il fotografo e regista yemenita Abdul Rahman Al-Qadimi ha vissuto un’amara storia di sfollamento dall’inizio della crisi
Lo Yemen e gli sfollati interni Houthi dello Yemen affrontano il flagello nei campi profughi.
Di questa dura esperienza un giovane regista ha spiegato, nella sua intervista ad “Al Arabiya.net”, per mostrare l’immagine dolorosa lasciata dal fumo della guerra e le storie delle tragedie degli sfollati, veicolando, così, la voce della loro sofferenza al mondo e documentando la bellezza del suo Paese con immagini attraenti nonostante i bombardamenti.
Al-Qadimi, sfollato dal Governatorato di Al-Hodeidah sulla costa occidentale del Mar Rosso alla città di Marib nel centro del Paese, ha potuto immergersi attraverso il suo obiettivo nel dolore delle famiglie sfollate, osservando il cambiamento delle loro condizioni da una vita stabile ad una tragica, con l’obiettivo di attirare l’attenzione del mondo sull’aspetto umanitario, turistico e storico in Yemen, sottolineando di aver trovato nei volti degli sfollati storie che la fotocamera non è in grado di monitorare o incorporare attraverso un’immagine o un video.
Ha rivelato che ci sono storie dolorose e tristi che vengono ripetute costantemente ogni giorno dai residenti del campo, tra cui la tragedia del bambino Abdul Wahed, una delle vittime delle mine in Yemen, che, nonostante abbia perso le mani, con la sua forte volontà ha imparato a scrivere con le mani amputate, continuando i suoi studi nonostante le continue sofferenze.
Ha anche menzionato la storia della sfida degli sfollati a costruire una scuola semplice fatta di tende divelte, a cui hanno contribuito insegnanti volontari: ha visto bambini che studiavano sotto le vasche e seduti per terra tra la sabbia e che andavano a scuola la mattina con il freddo sempre più intenso, nelle scuole prive dei servizi più elementari.
Dal suo trasferimento all’inizio del 2015, durante il suo soggiorno nella città di Marib, il giovane ha contribuito alla produzione di storie umanitarie in collaborazione con i servizi e le donazioni di organizzazioni internazionali e locali, quindi ha prodotto video turistici e storici.
Ha rivelato i suoi successi più importanti in un film documentario sulla civiltà del Regno di Saba, ha anche contribuito alla costruzione di una scuola in uno dei campi, alla produzione di un video turistico sul Protettorato di Hof e un altro artistico sui monumenti più rilevanti della civiltà di Sheba, il Tempio di Awam, il più grande della penisola arabica.
Inoltre, nei suoi tour, Al-Qadimi cerca di mettere in luce la bellezza dimenticata dello Yemen attraverso video promozionali che contribuiscono ad attirare turisti in un Paese in crisi ed assediato sotto il fuoco.
Autore Redazione Arabia Felix
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