Houthi ha trasformato l’aeroporto in una base militare per le Guardie rivoluzionarie e gli esperti di Hezbollah
Il 20 dicembre, la Coalizione per sostenere la legittimità in Yemen ha annunciato l’attuazione di attacchi aerei precisi e specifici su obiettivi militari legittimi nell’aeroporto di Sana’a.
Ha reso noto di aver rimosso la protezione di siti specifici presenti nell’aeroporto di Sana’a, in conformità con il diritto internazionale e umanitario.
Inoltre, ha sottolineato che le offensive all’aeroporto della capitale yemenita sono arrivate in risposta alla minaccia e all’uso delle sue strutture per lanciare attacchi transfrontalieri contro l’Arabia Saudita.
Da parte sua, il Generale di Brigata Turki Al-Maliki, portavoce della Coalizione per il sostegno alla legittimità, ha dichiarato ad Al-Arabiya che la milizia Houthi ha deliberatamente preso di mira civili e aeroporti in Arabia Saudita.
Ha aggiunto che le milizie Houthi hanno usato strutture civili come copertura per le loro operazioni militari, assicurando di adottare ogni precauzione prevista dal diritto internazionale prima di lanciare attacchi militari sull’aeroporto di Sana’a. Ha anche rimarcato che il diritto internazionale consente di revocare l’immunità dei siti civili e ha spiegato di aver avvertito i civili di lasciare l’aeroporto.
Negli attacchi compiuti siamo stati attenti ad evitare che le strutture operative dell’aeroporto di Sana’a non fossero toccate.
La milizia Houthi aveva sospeso i permessi di volo agli aerei delle Nazioni Unite e gli aerei di soccorso per l’aeroporto di Sana’a, e si sono rifiutati di far atterrare un volo delle Nazioni Unite. L’uso militare degli Houthi dell’aeroporto della capitale yemenita ha influito negativamente sui voli delle Nazioni Unite.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.