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Yemen: rabbia a Sana’a, Houthi aumenta prezzo benzina

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La milizia golpista Houthi ha approvato un nuovo aumento dei prezzi di vendita dei derivati ​​petroliferi nelle aree sotto il suo controllo di circa il 30%

In un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook, la compagnia petrolifera controllata dalla milizia ha dichiarato che, a partire da oggi, 13 giugno, applicherà un aumento del 30% del prezzo di una lattina da 20 litri di benzina e di diesel per auto.

L’annuncio ha provocato scene di rabbia nella capitale yemenita contro il rincaro dei prezzi del carburante, che arriva in mezzo alla soffocante crisi che gli yemeniti stanno vivendo in tutte le aree, specialmente quelle sotto il controllo delle milizie filo iraniane.

Gli attivisti sui social network hanno protestato, soprattutto perché la compagnia petrolifera rivendica, da mesi, l’assenza di derivati ​​del petrolio nonostante la sua ampia disponibilità sul mercato nero.

Hanno anche commentato la decisione con grande ironia, considerando che si tratta dello stesso metodo utilizzato dalle milizie Houthi per nascondere il petrolio alle stazioni e venderlo al mercato nero a doppio prezzo, per poi rilanciarlo con il pretesto delle perdite  subite a causa della detenzione delle navi petrolifere nei porti. Hanno infine espresso la loro indignazione per il saccheggio e lo sfruttamento dei beni dei cittadini da parte delle milizie alla luce del deterioramento della situazione nel Paese.

Questo aumento arriva nonostante il flusso di spedizioni di carburante verso il porto di Hodeidah, sotto il controllo degli Houthi, continui con il Governo legittimo yemenita, che ha consentito l’ingresso di diverse navi, a dispetto del mancato deposito degli introiti da parte degli Houthi nella banca centrale di Hodeidah per pagare gli stipendi dei dipendenti statali, secondo l’accordo di Stoccolma.

Il Governo yemenita ha più volte accusato le milizie di fabbricare la crisi del carburante nelle loro aree di controllo per fuorviare la comunità internazionale, oltre a rilanciare il mercato nero disseminato nelle strade e sui marciapiedi delle città sotto il controllo degli Houthi.

Un team di esperti delle Nazioni Unite, in precedenza, ha confermato che la milizia Houthi guadagna molti soldi dal mercato nero e che il carburante era una delle sue principali fonti di introito.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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