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Yemen: protesta a Hays, 500 civili vittime Houthi da tregua ONU

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manifestazione anti Houthi a Hays


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I manifestanti hanno denunciato il silenzio internazionale sui crimini in atto nel distretto di Hays da parte degli Houthi

I residenti del distretto di Hays, a sud di Hodeidah, nello Yemen occidentale, ieri 21 marzo, hanno tenuto un sit-in di protesta per denunciare il silenzio internazionale sui crimini delle milizie Houthi contro i civili, che, dalla conclusione dell’accordo di Stoccolma firmato sotto gli auspici delle Nazioni Unite più di due anni fa, hanno provocato 500 vittime solo in quel distretto,

I manifestanti, secondo quanto riportano i media yemeniti, hanno denunciato il silenzio internazionale sui crimini e violazioni che si stanno verificando nel distretto di Hays da parte delle milizie sciite che hanno ucciso civili, donne e bambini e hanno demolito le case della zona.

Durante la manifestazione, Fathia Al-Maamari, Direttore dell’Ufficio per i diritti umani nel governatorato, ha affermato che Hays ha registrato la quota maggiore di reati da parte della milizia filo iraniana nel governatorato. I dimostranti hanno innalzato striscioni in cui si leggeva che la sopravvivenza della milizia Houthi minaccia il trasporto internazionale nel Mar Rosso e a Bab al-Mandab.

La protesta popolare è arrivata pochi giorni dopo che la milizia Houthi ha bombardato la casa di un civile, Waheeb Radwan, ad Hays, provocando la morte della moglie, Wafa Jamjam, e della figlia, mentre lui e tre bambini sono ancora in cura in ospedale.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.