Denunciano il silenzio internazionale sui crimini commessi dalla formazione filo iraniana
Ieri, 7 febbraio, gli sfollati nel Governatorato di Marib, Yemen nord-orientale, hanno organizzato una protesta per denunciare i crimini brutali e continui commessi dalla milizia Houthi contro di loro e il silenzio internazionale su questeatrocità.
Centinaia di sfollati dal campo di As-Suwayda hanno chiesto che i reati della milizia Houthi contro di loro e gli sfollati nel governatorato siano fermati. Il riferimento è il continuo lancio di missili balistici e droni bomba contro i loro campi da parte della formazione sciita. I dimostranti chiedono che i capi Houthi siano processati insieme ai loro leader per aver commesso crimini di guerra e che siano inseriti nella lista del terrorismo internazionale.
Hanno anche espresso il loro rammarico per il fallimento delle Nazioni Unite e di tutte le organizzazioni ed organismi internazionali interessati alla difesa dei diritti umani nel fornire la necessaria protezione agli sfollati e ai civili nel governatorato e nel fare pressione sulle milizie Houthi affinché cessino i loro misfatti.
Le milizie iraniane continuano a commettere i loro crimini brutali contro gli sfollati e i civili nel governatorato di Marib e a prendere di mira quartieri residenziali sovraffollati, campi e raduni per profughi con missili balistici, colpi di artiglieria e droni bomba, in flagrante violazione di tutte le leggi e i patti internazionali che forniscono protezione ai civili.
I manifestanti hanno anche invitato le Nazioni Unite, il Consiglio di sicurezza dell’ONU, l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani e la Comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità umanitarie, legali e morali nei confronti degli sfollati e dei civili di Marib e di fermare l’uccisione, gli abusi e gli sfollamenti a cui sono esposti dal colpo di stato Houthi del 2014 e di lavorare per punire gli autori di questi crimini.
Autore Redazione Arabia Felix
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