Si vedono i primi effetti positivi dell’iniziativa di pace saudita
Oggi 24 marzo è entrata nel porto di Hodeidah, nell’ovest dello Yemen, una nave con un carico di prodotti petroliferi.
Si tratta della prima imbarcazione del genere ad accedere al porto controllato dai ribelli Houthi e del primo effetto positivo per la popolazione yemenita della proposta di pace avanzata dall’Arabia Saudita, non ancora accolta dai ribelli filo iraniani.
Il Governo yemenita ha consentito quindi l’ingresso di una serie di navi con a bordo derivati del petrolio attraverso il porto di Hodeidah.
Il Ministero degli Esteri yemenita ha affermato in una serie di post su Twitter:
A un certo numero di navi con a bordo dei derivati del petrolio è stato permesso di entrare nel porto di Hodeidah per alleviare l’attuale situazione umanitaria creata dalla milizia Houthi sostenuta dall’Iran.
Ha aggiunto la nota che la milizia Houthi ha violato l’Accordo di Stoccolma e ha saccheggiato 50 miliardi di riyal yemeniti di entrate petrolifere stanziate per pagare gli stipendi dei dipendenti, dal conto congiunto nella Banca Centrale di Hodeidah.
Il Governo yemenita ha indicato che negli ultimi mesi ha consentito a quantità sufficienti di petrolio di fluire attraverso i porti terrestri, ma gli Houthi hanno impedito di raggiungere i cittadini nelle aree sotto il loro controllo, con l’obiettivo di esacerbare la situazione umanitaria.
Nel post, il Ministero degli Esteri ha sottolineato che il Governo yemenita monitora la situazione umanitaria e le esigenze primarie del settore privato e attua il suo dovere di prevenire qualsiasi effetto sugli yemeniti nelle aree controllate dal gruppo filo iraniano.
Questo è il primo frutto dell’iniziativa saudita, che include l’apertura dell’aeroporto di Sana’a ad alcune destinazioni internazionali e regionali, consentendo l’importazione di cibo e carburante attraverso il porto di Hodeidah e il deposito di entrate fiscali e doganali in un conto congiunto presso la Banca Centrale dello Yemen, secondo l’accordo di Stoccolma firmato il 13 dicembre del 2018, per pagare gli stipendi dei dipendenti sospesi da quattro anni.
Autore Redazione Arabia Felix
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