In un’intervista televisiva, il primo ministro yemenita ha incolpato il gruppo Houthi di causare la distruzione del Paese
In un’intervista al canale “Yemen”, trasmessa sabato 9 ottobre, Abdul Malik ha parlato della situazione sul campo, descrivendo la battaglia di Marib come “fatidica per tutti gli yemeniti”.
C’è un governo estremista in Iran, e ciò che sta accadendo in Yemen non è solo dovuto al gruppo Houthi, ma è un progetto esterno per controllare il Paese in modo da essere nell’orbita iraniana.
Il Primo Ministro yemenita ha descritto l’Accordo di Riad come un accordo quadro generale, commentando:
Se non mettiamo sul tavolo soluzioni da parte degli yemeniti e non lavoriamo su di esse, gli altri non ci aiuteranno. Le forze politiche devono avere il desiderio di una vera riconciliazione.
Abdul-Malik ha dichiarato che il Governo non concluderà contratti in alcuna valuta “diversa dalla valuta locale”, aggiungendo, senza rivelare dettagli, che adotterà misure in tal senso e si metterà in contatto con la Banca Centrale.
Ha sottolineato che la situazione nello Yemen è “pericolosa” e che il suo Paese sta attraversando una fase “delicata”, alla luce della necessità per il Governo di affrontare quello che ha descritto come il deterioramento economico e gli squilibri in campo militare.
Autore Redazione Arabia Felix
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