Nuove rivelazioni sulla morte dell’ex Presidente che si era ribellato agli Houthi
È stato l’ex capo delle forze Qods delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Qasem Soleimani, ad ordinare ai ribelli Houthi dello Yemen l’uccisione dell’ex Presidente e loro ex alleato, Ali Abdullah Saleh, il 4 dicembre del 2017 a Sana’a.
A rivelarlo al Carnegie Middle East Center è stato lo scrittore Arash Azizi in una lunga intervista sul suo nuovo libro che tratta della biografia di Soleimani e delle sfide iraniane in Medio Oriente, pubblicato da Oneworld Publishing.
Due membri delle forze Qods mi hanno detto separatamente che si sono occupati di impostare la politica dell’Iran nei confronti dello Yemen. Inoltre, una fonte nella leadership Houthi ha riferito che questa era una richiesta di Soleimani e che gli stessi Houthi hanno accettato. In effetti, le circostanze che mi hanno descritto mi hanno spinto a credere che le informazioni siano attendibili; inoltre è pienamente coerente con quanto so di Soleimani e del suo metodo decisionale.
Per quanto riguarda gli Houthi, nonostante la presenza di un numero crescente di iraniani inviati in Yemen, la partecipazione di Teheran non è paragonabile al livello di Hezbollah libanese, che l’Iran gestisce da molti anni ed è ancora fortemente dipendente dalla Guardia rivoluzionaria iraniana.
Quando si parla di Yemen, la partecipazione dell’Iran è più di un semplice braccio. Ha due componenti fondamentali: cercare di aiutare gli Houthi a diventare più sofisticati militarmente e provare a dare loro una base ideologica più forte.
The Carnegie Middle East Center, è un think tank e un centro di ricerca che si occupa di politica pubblica in Medio Oriente. È stata fondata a Beirut, in Libano, nel novembre 2006, dalla Carnegie Endowment for International Peace.
Autore Redazione Arabia Felix
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