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Yemen: parlamento arabo condanna rifiuto Houthi a tregua

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La dichiarazione ha avvertito delle gravi ripercussioni del rifiuto in quanto metterà in pericolo la sicurezza e la stabilità nella regione

Il parlamento arabo ha condannato il rifiuto della milizia Houthi di estendere ed estendere la tregua umanitaria in Yemen, secondo la proposta presentata dall’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen Hans Grundberg, avvertendo delle ripercussioni di questo rifiuto sulla sicurezza e stabilità della regione.

In una nota rilasciata venerdì 7 ottobre, il Parlamento arabo ha affermato:

Condanniamo il rifiuto del gruppo Houthi di estendere ed espandere la tregua umanitaria in Yemen, proposta dall’inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite e approvata dal governo riconosciuto.

La dichiarazione ha lanciato l’allarme per le gravi ripercussioni del rifiuto Houthi di estendere la tregua, che avrebbe messo in pericolo la sicurezza e la stabilità nella regione.

È stato evidenziato che la mancata accettazione della proroga da parte degli Houthi è la prova del loro rifiuto degli sforzi di pace e della loro determinazione a continuare “operazioni terroristiche” dentro e fuori lo Yemen, il che rappresenta una chiara violazione di tutte le convenzioni e norme internazionali.

La dichiarazione ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale sostenga gli sforzi per estendere la tregua umanitaria nello Yemen, poiché è un’urgente necessità umanitaria per alleviare le sofferenze del popolo yemenita e per continuare a lavorare per raggiungere una soluzione politica alla crisi del Paese in accordo con i riferimenti regionali e internazionali approvati.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.