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Yemen: ONU, presto svuoteremo nave Safer

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Per il Coordinatore umanitario ONU ci vorranno circa due settimane per completare il trasferimento, dopodiché il mondo intero potrà tirare un sospiro di sollievo

Le Nazioni Unite hanno annunciato che il processo di ritiro della petroliera Safer, abbandonata al largo delle coste dello Yemen, inizierà “la prossima settimana”.

La Safer, che è stata fabbricata 47 anni fa e viene utilizzata come piattaforma di stoccaggio galleggiante, era stata caricata con circa 1,1 milioni di barili di greggio. Non riceve alcuna manutenzione dal 2015, il che ha portato all’erosione della sua struttura e al deterioramento delle sue condizioni.

SMIT Salvage pomperà il petrolio dalla Safer alla Nautica, acquistata  Nazioni Unite hanno acquistato appositamente per questa operazione. Quindi, l’imbarcazione vuota sarà rimorchiata in un’operazione stimata per un costo di 148 milioni di dollari.

SMIT ha confermato al Programma di sviluppo dell’ONU che i trasferimenti di petrolio possono procedere con un livello di rischio all’interno della gamma accettabile. Lo ha riferito il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per lo Yemen, David Gresley, durante una riunione del Consiglio di sicurezza, il quale ha aggiunto che la Safer era pronta per il trasferimento di petrolio da una nave all’altra, che esiste ancora un “rischio residuo” e che è stato sviluppato un piano “in caso di incidente”.

Secondo Gresley, le autorità ribelli Houthi a Sana’a hanno dato il via libera per iniziare il trasferimento e che la petroliera Nautica si sta “preparando a salpare” da Gibuti.

La nave attraccherà accanto alla Safer e inizierà a prendere petrolio all’inizio della prossima settimana. Il completamento del processo di trasferimento richiederà circa due settimane. Dopodiché “il mondo intero potrà tirare un sospiro di sollievo”.

Secondo le Nazioni Unite, la Safer trasporta quattro volte la quantità di petrolio che fuoriusciva dalla Exxon Valdez nel 1989, il che ha portato a uno dei più grandi disastri ambientali nella storia degli Stati Uniti.

In caso di fuoriuscita dalla Safer, la marea nera potrebbe interessare, oltre alla costa yemenita, quella dell’Arabia Saudita, dell’Eritrea, di Gibuti e della Somalia. Il costo della pulizia dell’acqua raggiungerebbe circa 20 milioni di dollari, secondo le stime delle Nazioni Unite.

1,7 milioni di persone nello Yemen dipendono dalla pesca, che potrebbe subire una grave battuta d’arresto a causa di qualsiasi perdita di petrolio, che potrebbe anche portare alla chiusura di diversi porti utilizzati per la consegna di generi alimentari.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.