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Yemen: ONU, missili Houthi su Marib vicino operatori umanitari

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Mentre gli sforzi internazionali continuano a spingere per un cessate il fuoco, gli attacchi Houthi alla provincia centrale di Marib proseguono

Le Nazioni Unite hanno espresso grave preoccupazione per gli attacchi missilistici e di droni Houthi che hanno preso di mira la città di Marib, provocando decine di vittime civili.

Il vice portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, Farhan Haq, ha detto ai giornalisti nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York che l’attacco degli Houthi è avvenuto vicino ai complessi dove risiedono gli operatori umanitari.

Secondo quanto riportato dal sito delle Nazioni Unite, ha anche aggiunto che questo attacco è avvenuto sulla scia del precedente che ha colpito una stazione di servizio nel fine settimana scorso, sempre a Marib, e che ha causato perdite di civili. Inoltre, ha sottolineato che l’attacco di giovedì 10 giugno conferma, ancora una volta, che i civili in Yemen sopportano il peso del conflitto.

Le Nazioni Unite hanno esortato le parti in conflitto ad adempiere ai loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione dei civili, degli operatori umanitari e delle infrastrutture civili.

È interessante notare che l’Houthi è arrivato giorni dopo uno simile che ha colpito una stazione di servizio nel quartiere di Al-Rawda, che ha portato all’uccisione di 21 civili, al ferimento di altri, all’incendio di 7 auto e al danneggiamento di due ambulanze che erano accorse in aiuto delle vittime e che sono state prese di mira da un aereo bomba lanciato dai miliziani filo iraniani pochi minuti dopo il lancio di un missile balistico.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.