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Yemen: ONU a Houthi, consentire ispezione su nave Safer

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Delegato dello Yemen alle Nazioni Unite denuncia che eventuale disastro ambientale interesserà 15 milioni di persone

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha invitato i ribelli Houthi dello Yemen a consentire agli ispettori internazionali di controllare “senza indugio” la fatiscente petroliera “Safer” ancorata al largo delle coste dello Yemen, sulla quale incombe una fuoriuscita di petrolio.

Durante una sessione del Consiglio di sicurezza per discutere la situazione della petroliera yemenita Safer, Abdullah Al-Saadi, rappresentante permanente dello Yemen presso le Nazioni Unite, ha affermato che la situazione della petroliera è peggiorata e i pericoli sono diventati più grandi che mai, accusando la milizia Houthi di intransigenza e respingendo tutte le richieste della comunità internazionale e del Consiglio di sicurezza, le iniziative e gli sforzi per risolvere il problema, osservando che un eventuale disastro ambientale interesserà 15 milioni di persone.

Il Consiglio ha rilasciato la sua dichiarazione a conclusione di una sessione tenuta su richiesta della Gran Bretagna, dopo che i ribelli Houthi hanno annunciato che gli sforzi per consentire la missione di ispezione delle Nazioni Unite per controllare lo stato della nave avevano raggiunto un “vicolo cieco”.

Nella sua dichiarazione, i 15 membri del Consiglio di sicurezza hanno esortato i ribelli Houthi a:

Facilitare l’accesso sicuro e incondizionato agli esperti delle Nazioni Unite per condurre una valutazione imparziale e completa, nonché una missione di manutenzione iniziale, senza indugio.

Durante la riunione, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha dichiarato ai membri del Consiglio di sicurezza che la missione degli ispettori è pronta ad andare” in Yemen e, come ha affermato Rina Gilani, funzionario dell’OSHA:

rimarrà pronta finché avremo finanziamenti dai donatori.

Ma ha avvertito:

Alcuni di quei fondi finiranno presto, quindi speriamo che le cose inizino a muoversi molto più rapidamente.

Da anni le Nazioni Unite cercano di mettere in sicurezza questa nave per evitare una catastrofica fuga di petrolio, ma non ci sono riuscite, a causa del rifiuto degli Houthi, che controllano il porto di Hodeidah, di fronte alla petroliera, di permettere agli ispettori di accedere alla nave.

La Safer, prodotta 45 anni fa e utilizzata come piattaforma di stoccaggio galleggiante, è caricata con circa 1,1 milioni di barili di greggio, con un prezzo stimato di circa 40 milioni di dollari. La nave non ha subito alcuna manutenzione dal 2015, il che ha portato alla corrosione dello scafo e alle cattive condizioni. Un anno fa, l’acqua è entrata nella sala macchine della nave che oggi è in pericolo di esplosione o rottura in qualsiasi momento, cosa che porterà alla fuoriuscita del suo carico nelle acque del Mar Rosso.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.