Seyaj Organization for Child Protection in Yemen denuncia lo sfruttamento delle strutture educative per obiettivi militari
L’Organizzazione Siaj per la protezione dei bambini in Yemen ha accusato le milizie Houthi di aver reclutato almeno mezzo milione di bambini nel 2021, attraverso sei mila campi estivi.
In un comunicato diffuso il 29 giugno, l’ONG yemenita prevede la partecipazione di un gran numero di bambini nei centri estivi aperti negli attuali fronti di combattimento nel Paese, sottolineando che sfruttare le strutture educative per obiettivi militari è un crimine di guerra che non ha prescrizione.
Ha inoltre invitato i miliziani filo iraniani a cessare immediatamente il reclutamento e il coinvolgimento dei minori nel conflitto armato in corso, chiarendo che i bambini yemeniti sono i più vulnerabili a tutte le violazioni proibite a livello internazionale ed nazionale.
Il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, in precedenza, aveva rivelato che il rappresentante dell’Iran presso gli Houthi, Hassan Erlo, stava supervisionando la nascita dei campi di addestramento allestiti dalla milizia Houthi appoggiata da Teheran per attirare e ingaggiare decine di migliaia di bambini nella capitale, Sana’a, e nelle aree di suo controllo sotto la copertura di centri estivi.
Il 18 giugno il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha incluso la milizia Houthi nella lista nera dei Paesi e dei gruppi che violano i diritti dei bambini nelle aree di conflitto.
Autore Redazione Arabia Felix
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