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Yemen: nuovi abusi sulla modella nelle carceri Houthi

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Il supervisore della prigione le ha rotto il naso

Torna alla ribalta la tragedia della modella yemenita Intisar Al-Hammadi, rapita dagli Houthi e in carcere dallo scorso anno.

Fonti yemenite per i diritti umani hanno rivelato che Al-Hammadi è vittima di violenze e percosse da parte della milizia Houthi nella prigione centrale di Sana’a.

Gli Houthi hanno rapito lei e altre sue amiche 94 giorni fa. Una volta in carcere la giovane si è rifiutata di entrare a far parte di una rete di prostituzione e spionaggio usata dai ribelli sciiti per ricattare i loro nemici.

Il capo di un’organizzazione per la difesa per i diritti umani, Huda Al-Sarari, ha dichiarato che il supervisore della prigione in cui è presente le ha rotto il naso e ha invitato le organizzazioni internazionali, a Sana’a, a far visita alla giovane e a verificare le sue condizioni di salute.

La stessa fonte ha confermato che molte delle vittime si sono suicidate dopo essere state vittime di violenze da parte di una guardia carceraria donna.

Al-Hammadi, 20 anni, è stata arrestata mentre si stava recando con due colleghe e un’amica a un servizio fotografico, il 20 febbraio 2021.

Nel novembre 2021 un tribunale di primo grado, controllato dalle milizie filo iraniane, ha condannato lei e una delle sue compagne a 5 anni di reclusione e le altre a 3 anni di detenzione dalla data del loro arresto.

Nel maggio 2021, Amnesty International ha riferito che Al-Hammadi era stata costretta a confessare diversi crimini, tra cui possesso di droga e prostituzione. Ha anche rivelato che gli Houthi hanno costretto l’artista a firmare un documento mentre era bendata durante l’interrogatorio.

Autore Redazione Arabia Felix

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