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Yemen: nuove violenze Houthi su tribù Al-Jawf



Nuovi rapimenti e attacchi ai villaggi

La milizia Houthi dello Yemen ha esercitato nuove pressioni sui membri delle tribù del Governatorato di Al-Jawf, dopo quelle delle scorse settimane. Fallito ormai il suo piano di impossessarsi delle loro terre, è ricorsa a nuovi rapimenti e aggressioni.

Nell’ambito dei loro sforzi per portare un cambiamento demografico nel governatorato, le milizie continuano ad esercitare pressione sulle tribù di Dhu Muhammad, lanciando campagne di rapimento e attacchi ai danni dei suoi membri.

Si sono verificati scontri armati nell’area che separa i governatorati di Amran e Al-Jawf, che hanno provocato l’uccisione e il ferimento di molti membri della milizia sciita. È quindi fallito il piano di confiscare le terre dei clan locali, a favore delle tribù dei Sufyan, fedeli al gruppo filo iraniano nel governatorato di Amran.

Fonti locali hanno riferito che la milizia Houthi ha rapito un membro della tribù Dhu Muhammad da un ospedale di Sana’a, dove era in cura. L’uomo è stato portato nelle prigioni della milizia.

La formazione sciita accusa il giovane rapito, Qaid Samy, di essere uno dei ribelli. In particolare, non consente che le terre di Wadi Al-Adi passino al clan filo Houthi. L’obiettivo dei ribelli è di separare i governatorati di Amran e Al-Jawf dalle tribù Dhu Muhammad a favore delle tribù Sufyan che vivono nel governatorato di Amran.

Questo rapimento arriva due giorni dopo che la milizia Houthi ha arrestato il suo supervisore inviato nella tribù dei Dhu Muhammad, Muhsin al-Maatreh. L’accusa è di essersi schierato con la tribù e di non aver applicato le direttive della leadership del gruppo.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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