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Yemen: nasce battaglione donne Houthi per controllare i matrimoni

donne houthi


La brigata “Batul” comprende donne vicine al leader della milizia filo iraniana

La milizia Houthi dello Yemen ha iniziato ad addestrare più di 100 donne in luoghi segreti a Sana’a per compiere raid e incursioni nei quartieri, nelle case e nelle sale da cerimonie del Paese.
Fonti a Sana’a hanno rivelato ai media locali che la milizia Houthi ha iniziato ad addestrare un nuovo battaglione femminile, chiamato “Al-Batul”, che fa parte delle cosiddette Brigate “Zainabiyat”, la cui missione è quella di supervisionare direttamente l’abbigliamento femminile usato durante la festa in modo che sia conforme ai dettami della sharia. Lo riporta il quotidiano “Asharq Al-Awsat”.

Le fonti hanno indicato che i capi della milizia hanno affidato il compito di preparare, addestrare e guidare il battaglione appena creato a donne leader della milizia, tra cui Umm Aqil al-Shami e Umm Muhammad Jahaf, che sono tra le più importanti donne Houthi capo nelle cosiddette Brigate “Zainabiyat”.

Ha anche confermato che la milizia, alcuni giorni fa, aveva iniziato, in luoghi segreti a Sana’a, ad addestrare più di 100 donne reclutate durante i precedenti corsi, campagna di Sana’a e Hajjah, sull’uso delle armi varie arti marziali e come effettuare incursioni in vicoli, case e corridoi.

Ha spiegato che la milizia Houthi, attraverso il battaglione, sta cercando di reprimere e ricattare le donne yemenite in attuazione a quanto affermato nella sua recente circolare relativa alla repressione di artisti e cantanti in modo che non partecipino ad eventi e matrimoni.

Negli anni passati, la milizia Houthi ha formato la fazione “Zeinabiyat”, armandola e addestrandola al combattimento e all’intelligence, per poi assegnarla in diversi compiti come l’arresto e il rapimento di donne e ragazze e lo spionaggio e la repressione delle attiviste.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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