L’attrice e modella yemenita non ha potuto partecipare alla settima seduta del suo processo a causa di disordini nella sezione femminile della prigione centrale di Sana’a
Il tribunale di primo grado sotto il controllo della milizia Houthi a Sana’a, capitale dello Yemen in mano alla formazione filo iraniana, ha tenuto il 22 agosto la sua settima udienza per esaminare il caso dell’artista e modella yemenita rapita dai miliziani, Entisar Al Hammadi.
Quest’ultima, però, non ha potuto partecipare all’udienza a causa di disordini nella sezione femminile di Carcere Centrale di Sana’a.
Secondo quanto riporta il sito locale “Yemen Future“, nel corso della seduta il giudice yemenita, Osama Al-Junaid, ha deciso di includere nel suo dossier le nuove difese presentate dall’avvocato dell’artista rapita e ha stabilito che un’ottava seduta si terrà la prossima settimana.
Fonti locali hanno riferito che la giovane attrice soffre per le dure condizioni carcerarie e per l’interruzione di ogni comunicazione con lei.
La campagna di pressione delle organizzazioni per i diritti umani e dei media intorno a lei è diminuita da quando l’autorità Houthi ha deciso di impedire la pubblicazione degli sviluppi del caso che ha preoccupato l’opinione pubblica.
Autore Redazione Arabia Felix
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