Per il Ministro dell’Informazione dello Yemen la petroliera Safer rappresenta una minaccia per la vita di milioni di yemeniti
Il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha affermato che l’avvertimento lanciato dall’Organizzazione internazionale per la pace verde in merito alla minaccia rappresentata dalla fatiscente petroliera Safer, ferma dal 2015 al largo di al Hodeidah per colpa dei ribelli Houthi, desta preoccupazione per milioni di civili nello Yemen e nei paesi che si affacciano sul Mar Rosso.
Al-Eryani ha spiegato sulla sua pagina Twitter che il rapporto ha confermato che la fuoriuscita di petrolio influenzerà le forniture di aiuti alimentari fino a 8,4 milioni di persone nello Yemen e interromperà le forniture di acqua potabile a circa 10 milioni di abitanti, osservando che la pesca sarà chiusa e gli ecosistemi saranno distrutti.
Nel Mar Rosso, l’impatto potrebbe potenzialmente raggiungere Gibuti, Eritrea e Arabia Saudita.
Il Ministro dell’Informazione yemenita ha criticato l’indifferenza da parte della Comunità internazionale sugli avvertimenti lanciati da organizzazioni specializzate ed esperti sulle crescenti possibilità della fuoriuscita di petrolio dalla petroliera e sui catastrofici effetti ambientali, economici e umanitari che ne derivano.
L’accusa è anche quella di non aver esercitato una reale pressione sulla milizia Houthi affinché smettesse di usare la petroliera come arma di ricatto per ottenere vantaggi politici e materiali.
Al-Eryani ha infine attribuito alla milizia Houthi la responsabilità della futura perdita, dell’affondamento o dell’esplosione della petroliera Safer, a causa del suo continuo ostacolare tutti gli sforzi e le intese, per il rifiuto di tutti gli appelli volti a contenere il disastro e per l’indifferenza per le sue conseguenze catastrofiche che colpiscono milioni di yemeniti e avranno ripercussioni sull’ambiente marino del Mar Rosso per i decenni a venire.
Autore Redazione Arabia Felix
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