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Yemen: milizie Houthi irrompono in festa di matrimonio

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Arrestati sposo e cantanti invitati alla cerimonia per aver violato le rigide norme sciite della formazione filo iraniana che vieta le feste e la musica

La milizia Houthi dello Yemen ha fatto irruzione in una festa di matrimonio nel governatorato di Amran, nel nord dello Yemen, trasformandola in un campo di battaglia.

I suoi uomini armati hanno condotto un raid e hanno sparato indiscriminatamente sugli invitati per poi arrestare lo sposo e gli artisti presenti. Per la formazione filo iraniana le performance canore sono contrarie alla fede. I media yemeniti hanno confermato che un commando armato Houthi, composto da diversi uomini guidati da un supervisore, Abu Khaled Al-Nimri, domenica sera 11 luglio, ha preso d’assalto, una sala da cerimonie di Amran rompendo gli strumenti musicali e arrestando lo sposo, Mukhtar Al-Sudi, e tre artisti che erano presenti nella sala per celebrare il matrimonio.

Il leader Houthi presente al blitz, Abu Khaled al-Nimri, che proviene dal Governatorato di Saada, ha aperto il fuoco mentre assaltava la sala, spaventando i partecipanti, gli ospiti e la famiglia dello sposo, come mostrato in alcuni video diffusi sui social media.

Non si tratta del primo incidente di questo genere, ma di un’estensione di una serie di raid simili già avvenuti nelle aree controllate dalle milizie Houthi. La milizia sciita ha recentemente emesso una circolare che vieta ad artisti e cantanti di partecipare a eventi e matrimoni che si svolgono a Sana’a e nelle aree controllate dalle milizie perché contrarie alla morale.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.