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Yemen: migranti manifestano a Sana’a contro gli Houthi



Il Governo legittimo denuncia il silenzio della Comunità internazionale sulla morte dei migranti in un centro di detenzione

Decine di migranti, per lo più etiopi, hanno manifestato ieri mattina, 9 marzo, davanti alla sede della rappresentanza delle Nazioni Unite a Sana’a, capitale dello Yemen, in solidarietà con i 50 migranti morti e i 170 rimasti feriti nell’incendio di un centro di detenzione gestito dai ribelli Houthi in città.

I dimostranti hanno infatti chiesto giustizia per i loro compagni deceduti e per la violazione dei diritti umani che subiscono i migranti nelle zone dello Yemen controllate dai ribelli filo-iraniani.

I migranti morti nell’incendio infatti erano reclusi in quanto si erano rifiutati di andare al fronte a combattere per conto degli Houthi contro l’esercito yemenita.

Mentre le circostanze dello scoppio dell’incendio che ha colpito il centro di detenzione per rifugiati nella capitale yemenita, Sana’a, non sono ancora chiare, con la conferma da parte di un certo numero di rifugiati etiopi e somali che elementi della milizia Houthi sarebbero responsabili di questo orribile massacro, il Ministro yemenita dell’Informazione, Moammar al-Eryani, ha ribadito oggi il suo stupore per il silenzio del mondo su questo massacro.

Il Ministro ha scritto in un tweet:

Siamo sorpresi dal silenzio della comunità internazionale e delle organizzazioni per i diritti umani e per l’immigrazione sul massacro commesso dalla milizia Houthi in un centro di detenzione, in cui sono stati uccisi centinaia di rifugiati africani, e dalla mancata condanna di quanto accaduto, che pone più di un punto interrogativo e incoraggia la milizia a continuare a commettere i suoi crimini.

Il Ministro yemenita ha anche confermato che questo orribile misfatto apre un dossier su una delle più gravi azioni commesse dalle milizie sostenute dall’Iran, che hanno deliberatamente provocato la morte dei rifugiati dopo il loro arresto e hanno dato loro la scelta tra combattere o essere arrestati per estorcere soldi in cambio del rilascio.

Il caso è scoppiato dopo che le presunte scene di questo crimine sono state riprese da qualcuno all’interno del centro di detenzione, mentre divampava il fuoco, e sono state diffuse nelle ultime ore, con in sottofondo le voci di alcuni prigionieri che chiedevano aiuto.

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha annunciato la morte di diversi migranti a causa dell’incendio scoppiato domenica nel centro di detenzione della capitale yemenita.

In un comunicato stampa ha aggiunto che ha difficoltà ad aiutare i feriti a causa della maggiore presenza di sicurezza negli ospedali, riferendosi alle misure adottate dalla milizia Houthi nei confronti di questo incidente.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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