Lo Yemeni Landmine Monitor ha confermato l’uccisione di due civili
Il progetto saudita per lo sminamento del territorio yemenita Masam ha effettuato la distruzione e la detonazione di 957 mine, ordigni esplosivi e inesplosi nell’area di Bab al-Mandab, sulla costa occidentale dello Yemen.
In un nuovo incidente, due giovani sono stati uccisi e un terzo ferito, nell’esplosione di una mina antiuomo piantata dalle milizie Houthi a est del Governatorato di Al-Bayda, nello Yemen centrale.
L’Osservatorio delle mine antiuomo yemenita ha confermato che mentre pascolavano il bestiame nell’area Al-Jaribat al-Sadr nel distretto di Numan, nel governatorato di Al-Bayda i civili Bashar Ali Abd Rabbo al-Jaamli, 18 anni, Muhammad Ali Saleh al-Jaamli, 23 anni, hanno perso la vita, mentre Abd Rabbo Hussein Muhammad al-Jamali è rimasto ferito dall’esplosione di una mina degli Houthi.
Il Vicedirettore generale di Masam, Qassem Al-Dosari, ha confermato che il processo di distruzione comprendeva 120 mine anticarro, 375 mine varie e 434 proiettili e munizioni inesplose. Il processo di distruzione comprendeva anche 6 missili assortiti, 19 mine antiuomo e 3 ordigni esplosivi.
In una nota pubblicata dal Masam Media Office, Al-Dosari ha sottolineato l’interesse del progetto nell’educare i cittadini sul pericolo delle mine, sul pericolo di manomissioni e sull’importanza di segnalare eventuali corpi estranei non appena vengono trovati, rimarcando la necessità di continuare le campagne di sensibilizzazione sui tipi e le forme di mine ed esplosivi e di evitare che cadano nelle reti di mine sparse nella maggior parte delle aree dello Yemen.
L’operazione di distruzione condotta oggi dalle squadre di Masam è la n.65 del progetto nel settore di Aden e sulla costa occidentale, e la n.118 in Yemen.
Il team del progetto Masam aveva annunciato la rimozione di 1.755 mine dalle terre yemenite durante la quarta settimana di settembre 2021 d.C., portando il totale bonificato dall’inizio del progetto a 277.060 mine.
L’intento è cercare di ripulire lo Yemen, che, secondo i rapporti sui diritti umani, è stato trasformato nel più grande campo minato del mondo con circa due milioni di ordigni piantati.
Autore Redazione Arabia Felix
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