Home Territorio Estero Yemen: Mar Rosso, nuovi studi su pericolo petroliera Safer

Yemen: Mar Rosso, nuovi studi su pericolo petroliera Safer

436
mappa mar rosso disastro safer


Download PDF

Imminente la fuoriuscita di greggio per la mancata manutenzione da parte degli Houthi

La questione della petroliera Safer, descritta come una bomba a orologeria perché ferma da anni al largo di al Hodeida, è tornata alla ribalta, dopo la pubblicazione di nuove mappe che confermano l’entità del disastro che potrebbe derivare dalla fuoriuscita di petrolio dalla nave, che la milizia Houthi utilizza come merce di scambio impedendo al team delle Nazioni Unite di manutenerla.

La rivista scientifica internazionale Frontiers, specializzata nel mondo marino, ha recentemente pubblicato uno studio che includeva mappe preparate secondo gli ultimi programmi di simulazione per il percorso previsto della diffusione del petrolio in caso di affondamento, fuoriuscita o esplosione, confermando il disastro derivante da un’imminente perdita di un milione di barili per la mancanza di misure di manutenzione da parte della milizia Houthi.

Lo scarico della nave cisterna, che si trova nelle fasi finali dell’erosione, avrà gravi conseguenze ambientali, economiche ed umanitarie per sei Paesi ed interesserà le barriere coralline lungo le coste del Mar Rosso fino al Golfo di Aqaba.

Il Ministro yemenita dell’informazione ha commentato lo studio, con una serie di tweet, invitando la comunità internazionale ad intervenire per fermare il disastro.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.