Donne yemenite denunciano l’assedio alla zona di al-Abadiya e chiedono l’intervento internazionale
Decine di donne del distretto di Abdiya, nella periferia di Marib, nell’est dello Yemen, attiviste per i diritti umani, hanno organizzato una protesta per denunciare l’assedio imposto dalle milizie Houthi al distretto, che va avanti da 22 giorni.
Durante il sit-in davanti alla sede delle organizzazioni umanitarie internazionali nella città di Marib, i contestatori hanno denunciato l’assedio Houthi in corso ad Abdiya e la negligente posizione internazionale nei confronti di questa tragedia.
Hanno anche chiesto alle Nazioni Unite di uscire dal ciclo di abbandono e inazione e di esercitare maggiore pressione sulle milizie terroristiche per porre fine a questo assedio, fermare gli attacchi simultanei al distretto e gestire convogli umanitari per salvare gli assediati ed evacuare i feriti.
I dimostranti hanno consegnato una copia della loro dichiarazione ai rappresentanti delle organizzazioni dell’ONU e hanno sottolineato la necessità di un intervento urgente per salvare dal genocidio i civili nel distretto di Abdiya, compresi donne, bambini, anziani e malati, e per togliere loro l’assedio e costruire un ponte aereo per consegnare medicine e cibo, che mancano completamente per aiutarli a resistere alla morte per fame e malattie.
Le donne presenti hanno invitato le Nazioni Unite e la comunità internazionale a classificare il gruppo Houthi come un gruppo terroristico e i suoi leader come criminali di guerra che devono essere perseguiti in modo equo nei confronti delle vittime e per garantire che non rimangano impuniti.
Fonti per i diritti umani hanno indicato che la milizia Houthi ha negato a 5.300 famiglie, per un totale di 35.000 civili, l’accesso a cibo, acqua e medicine per più di venti giorni nel distretto di Abdiya.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.