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Yemen: inviato USA, attacco Houthi a Marib ostacola sforzi di pace

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In una riunione con i rappresentanti delle ONG, Tim Lenderking ha sottolineato che l’offensiva Houthi su Marib sta ostacolando ogni sforzo di pace

L’inviato degli Stati Uniti in Yemen, Tim Lenderking, ha denunciato che l’escalation degli Houthi nel governatorato di Marib sta esacerbando le sofferenze degli yemeniti.

Durante un incontro con i rappresentanti di diverse organizzazioni non governative che operano nello Yemen, organizzato sabato scorso 30 ottobre per discutere delle numerose sfide affrontate dagli operatori umanitari alla luce dell’aumento dei bisogni della popolazione, ha affermato:

L’escalation degli Houthi a Marib non è solo un ostacolo per pace, ma porta anche ad un aggravamento della situazione umanitaria, che è già sull’orlo.

Queste dichiarazioni arrivano mentre le milizie Houthi continuano a bombardare i civili nel governatorato strategico, specialmente nell’area di Juba.

Il Governo yemenita ha confermato che la milizia continua a prendere di mira le case dei residenti nel distretto di Juba con vari tipi di armi pesanti e medie, missili balistici e droni, in modo sistematico e deliberato, per infliggere il maggior numero di vittime.

Il Ministro dell’Informazione, Muammar Al-Eryani, ha anche denunciato che centinaia di famiglie di Al-Juba e di sfollati sono state costrette a lasciare il distretto a causa dell’escalation militare degli Houthi contro le zone residenziali.

Dallo scorso febbraio, gli Houthi sostenuti dall’Iran hanno continuato i loro attacchi alla provincia ricca di petrolio, nonostante tutti gli appelli internazionali sui pericoli che minacciano la sicurezza e l’incolumità di migliaia di bambini, donne e sfollati.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.