Continuano gli sforzi diplomatici per una tregua in Yemen
Nell’ambito degli sforzi internazionali per un cessate il fuoco in Yemen, secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, l’inviato delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha incontrato martedì 1° giugno, in Giordania, l’inviato statunitense in Yemen, Tim Lenderking.
Entrambi hanno espresso il loro impegno sulla necessità di raggiungere immediatamente un cessate il fuoco globale nello Yemen, al fine di fornire urgenti aiuti umanitari alla popolazione. L’incontro ha visto discutere anche dei risultati della recente visita di Griffiths a Sana’a.
Lunedì 31 maggio, durante la sua visita a Sana’a, l’inviato delle Nazioni Unite ha invitato le parti in conflitto a sfruttare lo slancio diplomatico regionale e internazionale per porre fine alla guerra e cessare il fuoco.
Al termine degli incontri con gli Houthi, parlando ai giornalisti ha affermato:
Abbiamo proposto diversi modi per colmare il divario tra i contendenti e c’è una quantità straordinaria di consenso diplomatico per sostenere queste proposte. C’è una vera energia diplomatica che prima non c’era.
Negli ultimi giorni Griffiths e Lenderking hanno condotto dei tour nella regione per portare avanti gli sforzi per il cessate il fuoco, mentre il Governo yemenita ritiene la milizia Houthi responsabile dell’ostacolo frapposto a tali sforzi. Ciò è avvenuto dopo che l’Arabia Saudita ha annunciato, mesi fa, un’iniziativa di cessate il fuoco e l’apertura dell’aeroporto di Sana’a e del porto di Hodeidah in linea con l’Accordo di Stoccolma, ma la milizia Houthi ha deliberatamente respinto la proposta di pace, come ha fatto in precedenza.
Si presume che il britannico Martin Griffiths, 69 anni, lascerà presto il suo incarico, che ricopre dal 2018, dopo essere stato nominato Assistente Segretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari all’inizio di questo mese.
Autore Redazione Arabia Felix
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