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Yemen: Houthi usano sostegno ONU per reclutare bambini

Houthi


Lo denuncia il governo legittimo yemenita

Il governo legittimo dello Yemen ha lanciato l’allarme per l’uso da parte della milizia Houthi del sostegno fornito dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.

I ribelli usano questi soldi per il reclutamento di bambini. Il monito arriva dopo che l’UNICEF ha annunciato l’intenzione di fornire stampanti al Ministero dell’Istruzione, che è sotto il controllo della milizia filo iraniana.

Il governo yemenita ha chiesto all’organizzazione di interrompere le procedure per la consegna delle tipografie alla milizia, di coordinarsi con il governo legittimo per stampare i curricula educativi, di dirigere il sostegno fornito dai Paesi donatori per affrontare i crimini di reclutamento di minori e di adottare programmi per la loro riabilitazione.

A sua volta, il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha messo in guardia contro l’invio delle stampanti da parte della milizia, dopo che l’UNICEF ha annunciato l’intenzione di acquistare e consegnare gli apparecchi agli Houthi, per stampare materiale didattico e curricula. Questo nonostante siano stati distorti e demoliti sul territorio dopo anni dal golpe dei ribelli.

Al-Eryani ha sottolineato che la missione dell’ufficio dell’organizzazione nello Yemen è lavorare per proteggere i bambini da varie minacce, la più pericolosa delle quali è l’attività della milizia. Quindi anche i suoi curricula che glorificano l’idea di portare armi tra i bambini. I ribelli lanciano appelli ai minori affinché vadano con loro sui fronti a combattere, in modo che l’organizzazione non si discosti dagli obiettivi per i quali è stata istituita.

I rapporti sui diritti umani hanno dimostrato lo sfruttamento da parte della milizia Houthi del sostegno fornito dalle organizzazioni internazionali che rientra nel suo progetto settario e nella distruzione della struttura della società yemenita.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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