Il Direttore di un’organizzazione della società civile assassinato a Sana’a
Sana’a e il resto delle aree sotto il controllo della milizia Houthi, braccio dell’Iran nello Yemen, vivono in un terribile caos di sicurezza, alla luce della diffusione di bande che compiono rapine e saccheggio, la maggior parte delle quali sono legate a importanti Houthi capi.
La città ha registrato un nuovo crimine, contro Ammar Abdo Obaid Al-Aghbari, Direttore della “Sajaya Yemen Organization for Development”, una delle organizzazioni civili operanti nella capitale dello Yemen, secondo fonti locali caduto in un’imboscata ed ucciso mentre attraversava Haddah Street, una delle strade principali.
L’attivista si è reso conto del pericolo nel momento in cui la banda armata ha cercato di fermare la sua auto. Per questo ha provato a fuggire ma gli uomini armati fedeli agli Houthi gli hanno sparato, ferendolo. L’uomo è deceduto in ospedale dopo il ricovero.
Le fonti affermano che i suoi parenti hanno informato dell’accaduto i servizi di sicurezza di Sana’a che però non hanno mosso un dito contro gli autori e la banda che ha compiuto l’assassinio. A riferirlo è il quotidiano “Newsyemen”.
L’incidente arriva pochi giorni dopo che una banda armata Houthi ha assassinato un attivista civile e saccheggiato la sua auto a Bilad al-Rus, a sud di Sana’a perché aveva pubblicato dei post sui social media.
Uomini armati della milizia Houthi hanno invece dato fuoco ad un’auto appartenente ad un attivista per i diritti umani, Mursal al-Shabibi, nel governatorato di Ibb, nello Yemen centrale. La vettura era parcheggiata vicino alla sua abitazione in un quartiere della città, centro dell’omonimo governatorato.
Negli ultimi mesi, il governatorato di Ibb ha assistito all’accusa e all’arresto di numerosi attivisti per i diritti umani e professionisti dei media. La repressione è scattata a causa delle loro opinioni e scritti, che criticavano molte pratiche e violazioni degli Houthi all’interno del governatorato.
Autore Redazione Arabia Felix
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