Una ONG denuncia che i campi situati all’interno dei distretti di Sirwah, Majdhal e Majzar sono stati sottoposti ad assedi e trasformati in campi militari
Un’organizzazione per i diritti umani ha denunciato che la milizia Houthi dello Yemen ha convertito alcuni campi profughi in caserme militari, durante le operazioni di combattimento nel governatorato di Marib, Yemen nord-orientale, rendendo scudi umani coloro che erano rimasti all’interno.
L’organizzazione per i diritti umani con sede nei Paesi Bassi, “Rights Radar“, ha dichiarato, in un report, che gli sfollati erano stati oggetto di aggressioni che sono stati costretti a fuggire per cercare riparo. Nel documento si legge che i violenti attacchi lanciati dalla milizia Houthi al Governatorato di Marib hanno creato pesanti ripercussioni umanitarie dall’inizio della guerra. La comunità internazionale è stata invitata intervenire con urgenza per porre rimedio alla catastrofe umanitaria che minaccia la vita di migliaia di famiglie di profughi a Marib.
A causa del colpo di stato attuato dagli Houthi nel 2014 e della guerra nello Yemen, il solo Governatorato di Marib ha assorbito circa il 60% degli sfollati totali nella repubblica, con 320 mila famiglie e un aumento della popolazione di 2.235 mila persone, rendendola la regione più popolata dello Yemen.
L’organizzazione ha riportato le testimonianze di alcuni degli sfollati che hanno affermato che gli uomini armati Houthi hanno trasformato in siti militari alcuni dei campi della zona. I profughi hanno indicato che i campi situati nei distretti di Sirwah, Majdhal e Majzar, ad ovest di Marib, sono stati sottoposti più di una volta ad assedi e bombardamenti a colpi di artiglieria, il che ha esacerbato la sofferenza delle vittime degli sfollati in queste aree remote.
Autore Redazione Arabia Felix
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