Home Territorio Estero Yemen: Houthi torturano chi non segue indottrinamento

Yemen: Houthi torturano chi non segue indottrinamento

670


Download PDF

Una bottiglia d’acqua non potabile da bere per 24 ore

Un avvocato yemenita, Abdul Majeed Sabra, ha denunciato le pratiche e i metodi orribili della milizia Houthi contro i detenuti nelle sue carceri.

Il legale ha confermato che torture e maltrattamenti hanno recentemente colpito un certo numero di prigionieri che si sono rifiutati di ascoltare le lezioni del leader del gruppo sciita, Abdul-Malik al-Houthi.

In un post sulla sua pagina Facebook, Sabra ha spiegato che, domenica 7 agosto, la Corte d’appello degli Houthi a Sana’a ha tenuto una delle sue sedute per discutere la questione del detenuto, Jubran Muhammad Hassan al-Bahri, con l’obiettivo di presentare un’istanza di ricorso per il suo cliente.

Nella sessione, il detenuto ha dichiarato che lui e altri 24 detenuti sono stati isolati e posti in isolamento per 13 giorni. A ciascuno di loro viene data una bottiglia d’acqua non potabile per 24 ore, a causa del loro rifiuto di ascoltare le lezioni del leader del gruppo Houthi, Abdul-Malik al-Houthi.

L’avvocato Sabra ha spiegato che Jubran al-Bahri è stato arrestato il 18 agosto 2019 nel punto di confine tra Sanban a Dhamar, mentre tornava da Marib al suo villaggio nel distretto di Atma di Dhamar prima di essere indagato, detenuto e deferito al procedimento penale a Sana’a dove è stato condannato a morte per essersi unito alle forze governative yemenite.

La milizia Houthi stia trattenendo nelle sue prigioni migliaia di oppositori yemeniti e praticando contro di loro le peggiori forme di tortura fisica e psicologica, impedendo loro di ricevere visite.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.