Un capo Houthi e i suoi uomini armati hanno impedito con la forza al personale delle Nazioni Unite di prendere il vaccino
Nonostante lo Yemen stia attraversando una delle peggiori crisi sanitarie del mondo, soprattutto dopo lo scoppio del Coronavirus, martedì 10 agosto la milizia Houthi ha preso d’assalto una clinica medica appartenente ai dipendenti delle Nazioni Unite nella città di Hodeidah, nello Yemen occidentale, per rubare i vaccini presenti al suo interno anti Covid-19.
L’agenzia di stampa yemenita “2 dicembre” ha citato una fonte informata, secondo cui il leader locale degli Houthi, Abu Ali Al-Kahlani, nominato dalla milizia Direttore della sicurezza del Governatorato, e un gruppo di suoi uomini armati hanno attaccato la clinica appartenente al personale del Programma Alimentare Mondiale, PAM, e saccheggiato una grande quantità di vaccini.
La fonte ha confermato che il leader Houthi e i suoi uomini armati hanno impedito con la forza ai dipendenti delle Nazioni Unite di prendere il vaccino. Il Vicegovernatore di Hodeidah, Walid Al-Qadimi, ha espresso la sua condanna per questo incidente, chiedendo il trasferimento della missione ONU per Hodeidah in un’area neutrale fuori dal controllo delle milizie filo iraniane.
Il funzionario yemenita ha anche indicato che da quando è stato annunciato l’accordo di Stoccolma nel dicembre 2018, la milizia Houthi non ne ha attuato i termini, continuando le sue violazioni alla presenza della squadra della missione.
Gli operatori sanitari nelle aree del Paese controllate dagli Houthi hanno recentemente annunciato di dover affrontare ostacoli significativi all’ottenimento di vaccini e che quelli esistenti potrebbero scadere prima di poter essere utilizzati.
La ONG Human Rights Watch e altre organizzazioni hanno sottolineato che le autorità Houthi mentono sull’epidemia e minano gli sforzi internazionali per la distribuzione dei vaccini.
Oltre al Coronavirus, la curva dei contagi di colera, dengue e malaria in Yemen negli ultimi mesi è tornata a crescere in maniera significativa, in oltre il 70 per cento del Paese.
A fine aprile è aumentato anche il numero di persone contagiate da queste malattie, che ha messo sotto pressione le strutture sanitarie quasi al collasso, che non sono in grado di fornire alcun servizio per combatterle e prevenirle.
Autore Redazione Arabia Felix
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