Lo rivela l’esercito yemenita secondo il quale gli attacchi avverranno con il supporto delle Guardie Rivoluzionarie iraniane
Il portavoce ufficiale delle forze armate yemenite, il Generale di Brigata Abdo Magali, ha confermato che la milizia Houthi continua a minacciare di bombardare porti petroliferi e navi nel governatorato di Hadramout.
Nel corso in una conferenza stampa, mercoledì 30 novembre, l’ufficiale, fedele al governo legittimo yemenita, ha affermato che i capi delle milizie hanno annunciato i preparativi degli attacchi che avverranno con il sostegno della Guardia rivoluzionaria iraniana. L’obiettivo sono porti, installazioni petrolifere e navi, in flagrante violazione delle leggi umanitarie internazionali.
Ha inoltre confermato che le difese aeree delle forze armate yemenite hanno già risposto di recente alle offensive lanciate dalle milizie Houthi, con il sostegno della Guardia rivoluzionaria iraniana, al porto petrolifero di Al-Dabbah nel Governatorato di Hadramout.
Magali ha sottolineato che le difese aeree hanno già intercettato e abbattuto tre aerei nemici, mentre uno dei droni Houthi ha colpito la piattaforma di esportazione di petrolio nel porto, provocando danni materiali.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha invitato la milizia Houthi ad interrompere immediatamente le sue aggressioni ai porti yemeniti che, secondo Washington, stanno interrompendo il flusso di risorse economiche necessarie alla vita della popolazione yemenita e aumentando le sofferenze in tutto il Paese.
Dalla fine dell’armistizio delle Nazioni Unite all’inizio di ottobre, la milizia Houthi ha intensificato i suoi attacchi ai porti petroliferi. L’obiettivo dei ribelli è quello di condurre una guerra economica contro gli interessi dell’economia nazionale.
La scorsa settimana i droni degli Houthi hanno bersagliato il porto petrolifero di Al-Dhaba a Hadramout, nello Yemen orientale, circa un mese dopo un attacco analogo lanciato contro lo stesso porto.
Autore Redazione Arabia Felix
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