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Yemen: Houthi, no a collaborazione con nuovo inviato ONU

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Grundberg


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Il Governo legittimo conferma apertura al dialogo

Dopo il rifiuto degli Houthi a collaborare con il nuovo inviato dell’ONU in Yemen, Hans Grundberg, la Presidenza yemenita ha invece ribadito la cooperazione con il nuovo inviato internazionale.

Se il portavoce del gruppo Houthi e capo della sua delegazione negoziale, Muhammad Abdul Salam, ha affermato che non ha senso alcun dialogo prima dell’apertura di aeroporti e porti, la Presidenza yemenita ha dichiarato che il Presidente Abd Rabbuh Mansour Hadi ha sottolineato la necessità che il Governo collabori con il nuovo inviato delle Nazioni Unite, Grundberg, e faciliti i suoi compiti per migliorare le opportunità di pace.

In una dichiarazione, la Presidenza yemenita ha citato Hadi ribadendo, durante una riunione del Consiglio di difesa nazionale, la necessità per il Governo di cooperare con lui e facilitare i suoi compiti per migliorare le opportunità di pace sulla base dei tre riferimenti riconosciuti che sono supportati a livello locale, regionale e internazionale.

La milizia filo iraniana ha reso noto il proprio rifiuto di dialogare con il nuovo inviato ONU in Yemen, la cui nomina è stata annunciata di recente, e che non ha ancora iniziato le sue funzioni.

Il portavoce del gruppo Houthi e capo della sua delegazione negoziale, Muhammad Abdul Salam, ha affermato:

La nomina di un nuovo inviato non significa nulla.

In un tweet, il portavoce del gruppo ribelle ha aggiunto:

Non ha senso alcun dialogo (con il nuovo inviato delle Nazioni Unite) prima di aprire aeroporti e porti come priorità e necessità umanitaria.

Autore Redazione Arabia Felix

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