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Yemen: Houthi mostrano armi sulla nave sequestrata

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L’artiglieria ha le stesse specifiche delle armi che la milizia ha affermato di aver fabbricato pochi giorni fa e ha regalato ai suoi alti dirigenti

Le immagini diffuse dai ribelli Houthi dello Yemen del carico di armi, che il gruppo sostiene di aver trovato a bordo della nave “Rawabi” dopo averla sequestrata al largo del porto di Hodeidah, hanno suscitato diffuse polemiche.

In particolare, perché queste armi, secondo gli osservatori yemeniti, hanno le stesse specifiche di quelle che la milizia ha affermato di aver fabbricato pochi giorni fa e ha regalato ai suoi alti dirigenti.

Ciò prova quanto rivelato da fonti yemenite ad “Al-Arabiya.net” circa il fatto che la milizia Houthi ha cambiato il carico dell’imbarcazione, trasferendo a bordo le armi da mostrare ai media e sostenendo che l’operazione era stata una vittoria militare da contrapporre alle perdite subite di recente sul campo e all’uccisione dei suoi capi.

La Coalizione per sostenere la legittimità nello Yemen aveva precedentemente annunciato che la nave degli Emirati “Rawabi” trasportava apparecchiature mediche e di comunicazione per l’ospedale di Socotra.

In una dichiarazione del 3 gennaio aveva anche spiegato che la nave da carico, durante la navigazione, è stata oggetto di un atto di pirateria e rapina da parte della milizia Houthi al largo della città di Hodeidah, alle 23:57 del 2 gennaio 2022.

L’Arabia Saudita sta lavorando attraverso l’SDRPY per supportare il settore sanitario nel Governatorato di Socotra con progetti mirati, incluso quello a sostegno del sistema sanitario nell’ospedale di maternità e infanzia, che è stato dotato di moderni laboratori e attrezzature per la terapia intensiva.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.