Un’organizzazione per i diritti umani denuncia che la decisione è una grave violazione e avrà conseguenze sociali e umanitarie dai risultati sconosciuti
La milizia Houthi dello Yemen ha licenziato circa 8.000 insegnanti yemeniti dai loro posti di lavoro senza giustificazione legale.
Lo denuncia un’organizzazione per i diritti umani yemenita che la considera una grave violazione con conseguenze sociali e umanitarie sconosciute.
L’Organizzazione SAM per i diritti e le libertà, in una dichiarazione ha espresso il timore che la decisione possa preludere ad una serie di potenziali violazioni che potrebbero interessare tutti i settori di base e dei servizi e ha invitato gli organismi internazionali e delle Nazioni Unite a esercitare pressioni affinché revochi la sua decisione.
La dichiarazione affermava che la decisione di licenziamento arbitraria e discriminatoria includeva cinquemila insegnanti nella capitale, Sana’a, e altri tremila in altri Governatorati, nell’ambito del piano approvato dal cosiddetto “Ufficio educativo” del gruppo Houthi, con l’obiettivo di rafforzare il controllo sul settore dell’istruzione.
L’organizzazione ha sottolineato che il processo di licenziamento ha preso di mira gli insegnanti emigrati alla ricerca di un’opportunità di lavoro dopo aver tagliato i loro stipendi e li ha sostituiti con elementi di entrambi i sessi fedeli al gruppo Houthi per coprire il deficit esistente nelle scuole.
Ha sottolineato che questa misura è arrivata circa una settimana dopo che il leader della milizia, Abdul-Malik al-Houthi ha parlato di eliminare le istituzioni statali dai lealisti del Governo legittimo.
Il Sindacato dei docenti yemeniti ha commentato il licenziamento da parte della milizia Houthi di 8.000 insegnanti e lavoratori nel settore educativo, come una misura illegale, in quanto è stata emessa da un gruppo golpista che non è costituzionalmente autorizzato e non è stato emesso dal Governo legittimo riconosciuto a livello internazionale.
Autore Redazione Arabia Felix
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