I miliziani impediscono a team dell’ONU di salire sulla nave e in una dichiarazione incolpa le Nazioni Unite per i colloqui in stallo
La milizia Houthi ha annunciato il 15 luglio che nessun progresso è stato raggiunto nei suoi incontri con le Nazioni Unite per quanto riguarda la vicenda della petroliera Safer, ferma dal 2015 nelle acque del Mar Rosso a rischio rottura, volta ad evitare un disastro ambientale nella regione.
È quanto emerge da un comunicato emesso dal cosiddetto Comitato di vigilanza per l’esecuzione dell’accordo di manutenzione urgente e per la valutazione complessiva della sicurezza della petroliera, che ha attribuito le ragioni che ostacolano la loro attività questa volta al fallimento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i Servizi di adempiere alle modifiche richieste al contratto di manutenzione tra le due parti.
Il comunicato afferma che il comitato competente ha tenuto una riunione congiunta con l’ufficio delle Nazioni Unite per presentare il piano alternativo, ma è rimasto sorpreso dal fatto che si trattava dello stesso piano precedente, che non sarebbe conforme all’accordo, ma aveva solo la data modificata.
Nella sua dichiarazione, la milizia Houthi ha accusato le Nazioni Unite di insistere sulla perdita di tempo e di sprecare i fondi dei donatori assegnati al progetto in sterili riunioni e discussioni. Finora non ci sono stati commenti dalle Nazioni Unite sulla dichiarazione degli Houthi.
Le Nazioni Unite hanno rinviato più di una volta la visita del proprio team di esperti dopo che gli Houthi si sono tirati indietro e hanno rimangiato la parola data di consentire al gruppo di visitare la petroliera e condurre il processo di valutazione e, quindi, la manutenzione richiesta, al fine di evitare una catastrofe ambientale inevitabile per la regione.
Ciò avviene giorni dopo che il Ministro yemenita dell’Acqua e dell’ambiente, Tawfiq Al-Sharjabi, ha chiesto sforzi concertati a livello regionale, arabo e internazionale per prevenire un’imminente catastrofe ambientale e umanitaria dovuta all’incombente rottura dello scafo della petroliera ferma al largo delle coste dello Yemen occidentale.
Autore Redazione Arabia Felix
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