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Yemen: Houthi cacciano le ultime famiglie ebree

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Restano solo quattro anziani nel Paese

Fatta eccezione per quattro anziani, gli Houthi hanno posto fine, pochi giorni fa, alla presenza della comunità ebraica nello Yemen deportando dal Paese le ultime tre famiglie, i cui membri sono 13 persone, tra maschi e femmine.

Secondo fonti che hanno parlato con il giornale panarabo “Asharq Al-Awsat”, sono in viaggio questi 13 ebrei yemeniti cacciati dagli Houthi per cercare una patria alternativa.

I ribelli sciiti hanno barattato la loro espulsione in cambio della promessa di rilasciare un membro della loro famiglia imprigionato dai servizi di intelligence del gruppo da sei anni.

La scorsa settimana è stata decisiva nella storia della comunità ebraica nello Yemen, che si trova nel Paese da migliaia di anni, prima che gli Houthi assumessero il compito di dare la caccia ai loro membri ed espellerli dal governatorato di Saada, dal governatorato di Amran e da uno dei quartieri della capitale Sana’a costringendoli ad andar via.

L’ultimo dei gruppi di ebrei rimasti si è rifiutato di andare in Israele e sta aspettando che l’UNHCR li trasferisca in qualsiasi Paese che conceda loro il diritto di asilo.

Fino alla fine del mese scorso, le tre famiglie hanno resistito alle pressioni degli Houthi per restare, ma quando i membri della famiglia sono stati portati nella prigione dell’intelligence Houthi, questo è stato sufficiente per costringerli ad andarsene. È stato detto loro che dovevano allontanarsi se volevano liberare il loro parente Levi Salem, che si trova in carcere da sei anni.

Autore Redazione Arabia Felix

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