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Yemen: Houthi bombarda 3 case di Marib

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Proseguono gli attacchi dei ribelli nonostante i tentativi di pace dell’Arabia Saudita

Venerdì 21 aprile, i ribelli Houthi dello Yemen hanno fatto saltare in aria tre case situate nel villaggio di Al-Zour nel distretto di Serwah, a Marib. Lo ha annunciato la “Musawah Organization for Rights and Freedoms”.

L’Organizzazione Musawah per i diritti e le libertà ha spiegato in una nota di aver ricevuto rapporti a riguardo.

La milizia Houthi, il primo giorno della festa di fine Ramadan, ha bombardato le case di Saleh bin Saleh al-Dawla, Abdullah Saleh al-Dawla, e Saleh Nasser al-Dawla al-Jahmi, situate nel villaggio di Al-Zour, ad ovest del Governatorato di Marib.

Salgono a nove le abitazioni che le milizie hanno colpito nel solo villaggio di Al-Zour. Il villaggio è amministrativamente affiliato al distretto di Serwah.

Questi attacchi vanno avanti da metà febbraio, come parte della politica sistematica per intimidire i suoi oppositori. I ribelli intendono cacciarli con la forza dalle loro aree dopo che le loro case sono state fatte saltare in aria.

Nel mese di febbraio la milizia Houthi ha bersagliato 6 abitazioni di cittadini appartenenti alla tribù Jahm nella regione di Al-Zour.

Ciò è avvenuto dopo aver abbattuto circa 14 residenze di cittadini nel stessa area a est di Serwah una settimana dopo lo sfollamento forzato dei suoi residenti. Atto che è stato condannato dalle organizzazioni per i diritti umani.

Un rapporto della Commissione civile per le vittime degli attentati alle case aveva dato l’allarme, dopo aver monitorato il bombardamento di 816 case fatte saltare in aria dalla milizia Houthi in vari governatorati dal 2014 fino alla metà del 2020.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.