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Yemen: Houthi ammette uso bambini soldato durante tregua



Due funzionari del gruppo sciita riconoscono che durante il periodo dell’armistizio hanno schierato bambini soldato sui fronti di battaglia

I ribelli Houthi dello Yemen stanno ancora reclutando bambini soldato per combattere contro il governo legittimo, nonostante un accordo con le Nazioni Unite firmato lo scorso aprile per fermare tale pratica.

Lo hanno rivelato all’Associated Press funzionari Houthi, operatori umanitari e residenti.

Due funzionari Houthi hanno reso noto di aver reclutato diverse centinaia di bambini, inclusi quelli di 10 anni, negli ultimi due mesi, e di averli schierati in prima linea, come parte di una mobilitazione di forze avvenuta durante la tregua in corso dallo scorso aprile.

I due funzionari Houthi, che l’agenzia ha descritto come “intransigenti”, hanno affermato di non aver riscontrato alcun problema con la pratica e hanno sostenuto che i ragazzi di 10 o 12 anni sono considerati uomini.

Non sono bambini. Sono veri uomini che dovrebbero difendere la loro nazione.

I due dirigenti ribelli hanno chiesto di parlare in anonimato per evitare di scontrarsi con altri leader del gruppo sciita.

Gli Houthi usano quelli che chiamano “campi estivi” per diffondere la loro ideologia religiosa e reclutare ragazzi per combattere. Questi campi sono stati allestiti in scuole e moschee in tutte le aree sotto il loro controllo nello Yemen, in particolare nel nord e nel centro del Paese e nella capitale, Sana’a.

Secondo gli esperti delle Nazioni Unite, circa 2.000 minori arruolati dagli Houthi sono stati uccisi sul campo di battaglia tra gennaio 2020 e maggio 2021.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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