Home Territorio Estero Yemen: Houthi ammette responsabilità morte migranti a Sana’a

Yemen: Houthi ammette responsabilità morte migranti a Sana’a

696
migranti sanaa


Download PDF

Il bilancio definitivo della tragedia è di 44 morti e 193 feriti

La milizia Houthi dello Yemen ha ammesso di essere responsabile dell’incendio scoppiato il 7 marzo scorso nel centro di detenzione per migranti di Sana’a, costato la vita a decine di rifugiati etiopi.

La formazione filo iraniana oggi 17 marzo ha espresso il proprio rammarico per l’incendio e ha ammesso implicitamente la responsabilità per l’uccisione di 44 rifugiati.

Il cosiddetto vice “ministro” degli affari Esteri del governo ribelle, Hussein Al-Ezzi, secondo quanto riportato dal canale di lingua araba “Al-Masirah” che appartiene agli Houthi, ha dichiarato:

Esprimiamo il nostro profondo rammarico per l’incidente contro i migranti nel centro di accoglienza di Sana’a.

Il bilancio ufficiale delle vittime è di 44 immigrati morti e 193 feriti, la maggior parte dei quali ha lasciato gli ospedali della città. L’esponente Houthi ha assicurato che è stata aperta un’indagine sulle cause dell’incidente. È la prima volta che gli Houthi hanno stilato il bilancio delle vittime.

Le Nazioni Unite hanno chiesto un’indagine sull’incendio che ha ucciso decine di migranti dopo che “Human Rights Watch” ha pubblicato un rapporto in cui accusava gli Houthi di aver sparato “proiettili” durante una protesta dei migranti per chiedere il miglioramento delle loro condizioni di vita.

L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Martin Griffiths, ha dichiarato martedì al Consiglio di sicurezza:

Ci deve essere un’indagine indipendente sulla causa dell’incendio.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.