Senza un intervento di manutenzione, la nave potrebbe riversare il greggio che ha in stiva a mare
Il Comando della Guardia costiera della zona occidentale dello Yemen ha lanciato l’allarme e allo stesso tempo condannato il silenzio della Comunità internazionale e dell’ONU rispetto agli ostacoli frapposti dai ribelli Houthi alle squadre di tecnici che non possono riparare la petroliera Safer, rimasta bloccata dal 2015 lungo le coste controllate dal gruppo filo-iraniane sul Mar Rosso.
In una nota si legge che questa nave è una bomba ad orologeria che rischia di provocare un disastro ambientale. Il portavoce della Guardia costiera, Waddah al Dabish, ha rivelato che i ribelli Houthi, su pressione dell’Iran, rifiutano ogni soluzione assumendosi la responsabilità della tragedia ambientale e umana che si andrà a creare in caso di fuoriuscita di greggio dalla petroliera.
Gli Houthi hanno rifiutato la mediazione britannica e di altri Paesi che chiedevano di concedere l’invio di una squadra di tecnici per riparare la nave ferma nel terminal di Mina Isa nella provincia di al Hodeida.
Autore Redazione Arabia Felix
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