L’inviato delle Nazioni Unite ha incontrato i leader della milizia Houthi a Sana’a e ha sottolineato l’urgente necessità di un cessate il fuoco nello Yemen
L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Martin Griffiths, ha sottolineato l’importanza di fermare le attività militari in Yemen, anche a Marib, alla luce dell’escalation militare guidata dalla milizia Houthi, che, a suo giudizio, mina le possibilità di pace in Yemen e mette la vita di milioni di persone a rischio.
In una conferenza stampa tenuta prima di lasciare la capitale, Sana’a, dopo i suoi incontri con i vertici delle milizie Houthi, Griffiths ha rimarcato che c’è urgente bisogno di un cessate il fuoco in Yemen per alleviare la situazione umanitaria, per aprire le strade alla libera circolazione di persone e merci e riportare la vita alla normalità.
Ha spiegato che le Nazioni Unite hanno mediato per raggiungere un cessate il fuoco in Yemen e per revocare le restrizioni imposte alla libertà di movimento delle persone e dei beni di prima necessità da e verso il Paese. Il diplomatico ha evidenziato il sostegno regionale e internazionale al piano dell’ONU e ai suoi sforzi, ma la cosa più importante è il desiderio e il sostegno degli yemeniti di porre fine alla guerra.
Speriamo che questo sostegno, e tutto il lavoro che abbiamo svolto con le parti nell’ultimo anno, diano risultati positivi e portino ad una conclusione positiva di questo processo di negoziazione.
L’inviato delle Nazioni Unite ha sottolineato che il ciclo di turbolenze e violenze politiche può essere interrotto solo attraverso una soluzione negoziata che porti a un futuro dominato dalla sostenibilità del dialogo politico, osservando che è difficile passare da un tempo di guerra ad una pace che richiede l’accettazione delle parti e il coraggio di sbarazzarsi della guerra e avanzare verso la pace.
Griffiths ha terminato i colloqui con i leader delle milizie Houthi a Sana’a il 31 maggio, i primi in città in più di un anno, iniziando la sua visita, domenica 30 maggio, con un incontro in videoconferenza con il capodella formazione filo iraniana, Abdul-Malik al-Houthi.
Autore Redazione Arabia Felix
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